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Roma protagonista delle contemporaneità spinta da cultura e scienza

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14.12.2025

La Nuova Roma ha cominciato ad esistere e promette di continuare nel suo cammino di crescita sulla base di alcuni punti fermi - anzi, mobili e vade retro immobilismo! - che potrebbero essere sintetizzati, per brevità, in cinque punti.Il primo motivo è proprio quello della cultura e della scienza come ulteriore spinta alla universalità di questa metropoli. Ruolo universale vuol dire anche, molto modernamente e in maniera assai futuribile, l’eccellenza che dimostrano i nostri atenei, i centri di ricerca, i laboratori dell’intelligenza sempre più performanti e attrattivi. Subito dopo che Roma era diventata Capitale del Regno, nel 1870, il grande storico tedesco Theodor Momsen così si rivolse al severo ministro italiano delle finanze, il biellese Quintino Sella. Momsen: «Ma che cosa intendete fare a Roma? Questo ci inquieta tutti. A Roma non si sta senza avere propositi cosmopoliti». Sella: «Ne faremo un centro scientifico di luce», contrapposto all’oscurantismo cattolico e ad ogni oscurantismo.

Oggi i fondamentalismi impazzano, e questa luce continua a servire perfino più che in passato. Il secondo motivo di autorità e di grandezza sta nell’intreccio tra passato e futuro. Ossia una città radicata nella storia e viva e competitiva nelle sfide del più largo contesto globale in cui ci sono città che vincono e città che perdono e le città che si fermano sono perdute. Roma non è tra queste. Il nostro patrimonio storico e artistico non è semplicemente una questione locale. Se........

© Il Messaggero