Checco Zalone, lo scorretto intelligente: ecco perché piace tanto agli italiani
Una nuova categoria culturale. L’intelligentemente scorretto. Ci voleva? Sì. Perché risponde a un bisogno diffuso che trova in Zalone un medium e un messaggio (e qui fingiamo di prendere troppo sul serio Checco) e che rappresenta un’esigenza. Quella di liberarsi dal primato o della tirannia del politicamente corretto; di riprendersi il gusto di parlare in libertà, senza offendere, ovviamente; di sorridere e di satireggiare, infischiandosi dei canoni imposti dal buonismo e dal conformismo. E’ pieno di battute scorrette il «Buen camino» di Zalone, e benvenute. Dice Checco, ironizzando sui ricconi beceri: «Che bello mostrare la ricchezza a chi non ce l’ha». Dice anche, sul compagno arabo della sua ex moglie che s’è piazzato a casa sua: «E’ l’unico palestinese che occupa un territorio: Gaza, gaza mia». E altre cose così. Che possono piacere o non piacere. Possono far ridere o meno, ma va nene così: l’intelligentemente scorretto se ne infischia dei giudizi. Proprio per bilanciare il........





















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