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L'analisi/ Quanto rende il realismo italiano

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21.12.2025

A cinque anni dall'emergenza Covid e dal Next Generation EU, l'Unione europea oltrepassa nuovamente le colonne d'Ercole del debito comune. E lo fa per una causa altrettanto esistenziale: finanziare per i prossimi due anni non solo la resistenza di Kiev all'invasione russa ma la sopravvivenza stessa dell'Ucraina come Stato autonomo, in grado di provvedere al proprio esercito e alla produzione di armi, di pagare stipendi e pensioni, al riparo da un default che il Fondo monetario internazionale avrebbe probabilmente bollinato a gennaio. "I soldi oggi o il sangue domani", è stato sintetizzato alla vigilia di un Consiglio europeo tesissimo. I Ventisette hanno optato per i soldi, ma non nella formula che Ursula von der Leyen e il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, auspicavano: ovvero la smobilitazione degli asset russi. Troppe le riserve giuridiche, troppi i rischi per l'istituto che detiene la maggior parte di quelle attività - Euroclear, con sede a Bruxelles - e per la credibilità finanziaria del continente. In ballo non c'era solo la prospettiva di dover restituire a Vladimir Putin decine di........

© Il Messaggero