"Uccisa da Oscar Pistorius". Nuove scoperte per un caso senza una verità
San Valentino 2013. Oscar Pistorius, campione paralimpico noto anche come “Blade Runner”, uccide la fidanzata Reeva Rebecca Steenkamp. Quattro colpi di pistola attraverso la porta del bagno della camera da letto della loro casa a Pretoria. L’omicidio sconvolge il mondo intero e fin da subito si apre il dibattito sulla colpevolezza dell’atleta sudafricano, all’apice del suo successo, che si giustifica sostenendo di voler colpire un presunto ladro entrato nell’appartamento.
L'indagine, il processo e la condanna di Pistorius avrebbero dovuto rivelare la verità, ma non è successo, anzi. Nell'ottobre del 2014 Pistorius è stato condannato a 5 anni di carcere per omicidio colposo e a 3 anni per il possesso illegale di armi da fuoco. Dopo un anno in prigione, dal 20 ottobre 2015 è stato trasferito ai domiciliari. Dopo ricorsi e controricorsi, il 6 luglio 2016 la Corte Suprema ha alzato la pena a 6 anni, sentenza poi annullata dalla Corte Suprema........
© Il Giornale
visit website