L'Arabia Saudita punta sulle IA e torna sulla scena della Silicon Valley
Ci sono voluti cinque anni perché il denaro saudita tornasse nella scena dopo il caso Khashoggi. La corsa all'oro dell'intelligenza artificiale per trovare un business alternativo a quello energetico
“Più ci penso e più l’Arabia Saudita mi sembra una startup”. A parlare è Adam Neumann, famigerato fondatore della disgraziata WeWork, ospite di una conferenza tecnologica tenutasi a Miami nel marzo del 2023, momento apicale del graduale ritorno dei sauditi nel mondo degli investimenti statunitensi, dopo il brutale omicidio del giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi, avvenuto nel consolato saudita di Istanbul nel 2018. Anche Ben Horowitz, co-fondatore del fondo Andreessen Horowitz, trovò parole d’elogio per il regno: “L’Arabia Saudita ha un fondatore”, proprio come le startup. E continuava: “Non lo chiamate fondatore, lo chiamate ‘sua altezza reale’ ma sta creando una nuova cultura”. Un trionfo, insomma.
Il denaro saudita non è una novità per la Silicon Valley ma ci sono voluti circa cinque anni perché........
© Il Foglio
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