Il libro a cura di Giacomo Longhi è un bel tentativo di ritratto della generazione che è scesa in piazza nel 2022 dopo l’uccisione di Mahsa Amini

Fare la scuola Holden a Teheran. Però a domicilio, oppure online. In Iran è un passaggio inaggirabile: chi vuole scrivere e pubblicare “va a scuola” da uno scrittore più vecchio e più noto, che lo istruisce e lo introduce – un paternage a tutti gli effetti. I casi di maternage sono numerosissimi, quello più famoso ce l’ha già raccontato nel 2003 “Leggere Lolita a Teheran”: sette allieve e un seminario di letteratura clandestino e domestico, ogni giovedì mattina, a casa della professoressa Azar Nafisi, dopo che la Repubblica islamica le aveva reso impossibile lavorare all’ateneo Allameh Tabataba’i. Grazie ai romanzi (rigorosamente in lingua inglese), le ragazze leggono sé stesse, si confidano, raccontano e trovano rifugio in una specie di paradiso intatto nel quale, grazie alla letteratura, ci si mette in salvo da un mondo “in cui nessuno potrebbe resistere” – vien davvero da piangere a ricordare che nel solo 2022 sono stati oltre settecento i tentativi di bandire dalle scuole americane qualcosa come 1.651 romanzi: tra questi, sì, anche “Lolita” (“Tutta questa pornografia ai nostri ragazzi?”, si è chiesta una generazione di genitori che ha comprato loro lo smartphone a 11 anni).

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QOSHE - "Iran under 30”, un'antologia dei racconti scritti dalla generazione che sfida il regime - Marco Archetti
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"Iran under 30”, un'antologia dei racconti scritti dalla generazione che sfida il regime

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31.12.2023

Il libro a cura di Giacomo Longhi è un bel tentativo di ritratto della generazione che è scesa in piazza nel 2022 dopo l’uccisione di Mahsa Amini

Fare la scuola Holden a Teheran. Però a domicilio, oppure online. In Iran è un passaggio inaggirabile: chi vuole scrivere e pubblicare “va a scuola” da uno scrittore più vecchio e più noto, che lo istruisce e lo introduce – un........

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