Un testo breve, compatto e musicale, sul dolore della carne di un padre macellaio e del proprio figlio senza metafore o mondi magici a confortare

Padri, madri, antenati, famiglie. La letteratura italiana contemporanea raramente esce di casa. Pendola tra ricordi e sagrati, si crogiola tra campanili e identità regionali assurte a metafora – semper dolens – di un mondo della memoria spesso lirico-magico, risolvendo nell’elegia la pigrizia del proprio orizzonte. Poi arriva Dario Voltolini con Invernale (La Nave di Teseo, 144 pp., euro 17), un romanzo che potrebbe essere tutto questo e invece non lo è: un testo breve, compatto e musicale, scritto in poche settimane, sul dolore della carne (che sta tra il lobo dell’orecchio e il pomo d’Adamo) di un padre macellaio e di un figlio che non sa nemmeno cosa significhi esserlo, macellaio, salvo occasionalmente dare una mano al bancone.

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QOSHE - “Invernale”, il romanzo di Dario Voltolini. Il dolore nella carne, quello vero - Marco Archetti
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“Invernale”, il romanzo di Dario Voltolini. Il dolore nella carne, quello vero

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17.03.2024

Un testo breve, compatto e musicale, sul dolore della carne di un padre macellaio e del proprio figlio senza metafore o mondi magici a confortare

Padri, madri, antenati, famiglie. La letteratura italiana contemporanea raramente esce di casa. Pendola tra ricordi e........

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