Le follie tra Assoluti e Olimpiadi di Alice D'Amato che non mai ha paura
Alice D'Amato, ginnasta delle Fiamme Oro, racconta come la ginnastica artistica richieda una dose di follia per superare paure e incertezze: così lo sport le ha insegnato a resistere e lavorare con il dolore, unendo disciplina e determinazione per eccellere anche nelle avversità
Per Luigi Pirandello la “pazzia era una forma di normalità” e a quella forma di follia e di sofferenza si abituano come se fosse qualcosa di ordinario pure le ginnaste. Dietro i capelli raccolti in perfetti chignon, come quelli delle ballerine e dietro ai body cosparsi di paillettes e lustrini, spesso si cela la vera essenza di una disciplina come la ginnastica artistica. Secondo Alice D’Amato, bisogna essere un po’ folli per fare volteggio e parallele: “Non siamo molto normali – ammette la ginnasta tesserata con le Fiamme Oro – non devi avere paura, devi cercare di superare tutti i timori, essere un po’ pazza e lanciarti le prime volte quando impari a fare elementi nuovi”. La sua, così come quella della gemella Asia, è una vita spesa in pedana, in cui ha imparato a superare diverse problematiche e a vivere situazioni di incertezza, come se si trovasse in un eterno limbo. C’è, per esempio, il momento in cui si........© Il Foglio
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