Così Seul corteggia l'Asia centrale con la “Via del K-pop”
Il piano coreano è ben instradato e si sostanzia in una formula che fa leva sullo scambio di materie prime con le repubbliche dell'area. In cambio, tecnologia e investimenti in progetti energetici o ambientali
La Cina non ha il monopolio sulla Via della seta, nemmeno a livello di comunicazione. Consapevole della forza del brand “K” – come K-pop e in generale come tutta l’ondata coreana – la Corea del sud ha infatti appena lanciato una sua versione dell’iniziativa, denominata appunto K-Silk road. L’annuncio ufficiale è avvenuto nel corso della visita che il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol sta svolgendo in Asia centrale: una cinque giorni che, dopo la tappa in Turkmenistan, lo vede al momento impegnato in Kazakistan e che poi lo porterà in Uzbekistan. Non è un caso che la regione centroasiatica sia stata scelta come base di lancio per il progetto: lo stesso leader cinese Xi Jinping annunciò al mondo la Belt and Road Initiative durante una visita in Kazakistan. L’area è al centro di mire contrapposte e viene sempre più vista alternativamente come un bacino di influenza (geo)politica e cortile di casa – nel caso della Russia –, un hub logistico – nel caso della Cina – e un........
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