Una grande conferenza sulla pace. La proposta dei Lincei al G7 (di R. Antonelli)
Intervento introduttivo del presidente dell'Accademia nazionale dei Lincei, Roberto Antonelli, alla conferenza lincea del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede
La conferenza del Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, La Santa Sede e gli scenari della pace, rappresenta un evento di importanza storica per l'Accademia Nazionale dei Lincei e per la cultura italiana: è la prima volta che un esponente di tanto rilievo nel governo della Santa Sede è stato invitato a tenere una conferenza al più importante evento istituzionale dell'Accademia. È il segno dell'importanza che l'Accademia dei Lincei attribuisce allo straordinario impegno della Santa Sede per la pace, il tema prioritario del nostro tempo per l'Europa e per il mondo.
In una situazione internazionale che sembra segnata dall'irresponsabilità, la Santa Sede si segnala, con il nostro presidente della Repubblica, per la più grande consapevolezza dell'assoluta necessità della pace, come del resto viene unanimemente riconosciuto, senza peraltro mai rinunciare a indicare le responsabilità per una situazione così tragica. La Santa Sede sottolinea continuamente e giustamente come la guerra significhi solo morte, scatenamento degli istinti più violenti e sanguinari degli esseri umani, stupri continuati ormai considerati come normali, massacri, aumento delle spese militari e sottrazione di risorse atte a risolvere il problema della fame nel mondo.
Quello per la pace e lo sviluppo delle relazioni scientifiche fra i popoli è considerata dall'Accademia una delle priorità della sua azione: l'Accademia si è adoperata, anche nei momenti più oscuri della storia del Novecento, per il dialogo e la comunicazione scientifica e culturale. Prima ancora che la situazione internazionale degenerasse, i Lincei hanno dedicato due cicli di incontri alla Science Diplomacy, con l'intervento ai seminari e ai convegni delle più alte personalità della politica e delle istituzioni internazionali, Santa Sede compresa, e ospita periodicamente le Amaldi Conference per il disarmo nucleare, svoltesi sempre all'insegna del più alto impegno e dialogo scientifico e operativo. Un impegno più che mai prioritario, mentre si minaccia esplicitamente l'uso di armi nucleari; la situazione è veramente ormai di grande e concreto pericolo: si è rinunciato all'impegno di non usare mai per primi l'arma atomica e in tutto il mondo piccole e grandi potenze........
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