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Il 15 aprile del 1967 l'addio a Totò, ecco la vera storia della poesia 'A Livella

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15.04.2024

Era un chierichetto l'uomo che ha fatto ridere di più gli italiani. In una catacomba da bambino ha scoperto la filosofia dell'ironia sulla vita e sulla morte

Uno dei murales dedicati da Napoli al Principe de Curtis

Il 15 aprile del 1967 moriva l'uomo che ha fatto ridere di più gli italiani (e lo fa ancora oggi). È l'unico artista che ha avuto tre funerali: a Roma, a Napoli e nella sua Sanità , il rione che lo vide nascere. Totò ha mille storie. Tutte più o meno conosciute. Quella che vogliamo raccontare è una delle meno note e che è legata alla creazione della sua poesia più famosa: ‘A LivellaAntonio Clemente nacque, di padre ignoto, nel 1898 in Via Santa Maria Antesaecula, non molto lontano dalle Catacombe di San Gaudioso che si trovano sotto la Basilica Santa Maria della Sanità . Il piccolo Totò (è il soprannome che gli diede la mamma), per senso di espiazione più che per vocazione, andò a fare il chierichetto nella grande chiesa per qualche mese quando aveva all’incirca dieci anni. E lì apprese, più che il catechismo e il Santo Vangelo, molte cose sulla morte.Â

Qualche volta giocava a nascondino con gli altri bambini in un luogo carico di magia e di mistero: i cunicoli sotterranei che i grandi chiamavano le catacombe di San Gaudioso. Lì andava anche, su ordine del parroco, a recuperare le candele e il vino per la messa. Totò non aveva paura e........

© Corriere del Mezzogiorno


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