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24.05.2024

Il 26 maggio1943 i gioielli vennero trasportati in segreto a Montecassino: i Benedettini beffarono i nazisti. Dopo quattro anni la «strana coppia» trasportò il tesoro di nuovo in cittÃ

Navarra fa da scorta al Tesoro

Il principe e il guappo, l’assurda ma assolutamente vera storia del ritorno del Tesoro di San Gennaro a Napoli. Il primo tesoro al mondo, il cui valore supera perfino quello della corona inglese. Basti pensare che uno solo dei suoi pezzi, la mitra, è tempestata da 3694 pietre preziose: diamanti, rubini, smeraldi. E molti altri gioielli non sono da meno.

Ma per raccontare la storia bisogna partire dall’inizio, dal 26 maggio del 1943, in piena guerra. Quel giorno a Montecassino arriva il principe Stefano Colonna di Paliano a cui è stata affidata una missione segreta. Il nobiluomo ha con sé tre casse di legno sigillate con il piombo e le consegna all’abate, Gregorio Diamare, pregandolo di nasconderle perché «la nostra città subisce continui bombardamenti e si rischia che i preziosi arredi sacri vadano perduti». Dentro quelle casse c’è il tesoro.
Stefano Colonna di Paliano è l’emissario della Deputazione di San Gennaro, quella che custodisce il tesoro da parte del Popolo di Napoli. Ironia della sorte si era deciso di portarlo al sicuro a Montecassino, ritenuta inaccessibile e protetta, al contrario di Napoli, sconvolta dalle bombe.
La storia più tardi, come fa spesso, smentirà tutti: Montecassino si ritroverà al centro degli assalti degli Alleati per oltrepassare la linea Gustav dei tedeschi, e Napoli sarà liberata dai suoi stessi cittadini.

E così........

© Corriere del Mezzogiorno


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