Il caso sollevato da Legambiente, Libera e dal Comune di Acerra dopo la restituzione dei beni, per vizi del sequestro, agli imprenditori condannati per disastro ambientale. Il prefetto incontra sindaci e vescovi ad AcerraÂ

Il Ministero dell'Ambiente ha risposto oggi all'atto di significazione di Legambiente e Libera sulla vicenda Pellini, gli imprenditori dei rifiuti condannati in via definitiva per disastro ambientale ai quali sono stati restituiti, recentemente, per vizi e ritardi di proceduta, i beni che gli erano stati preventivamente sequestrati.Â

«Con la dichiarazione di inefficacia della confisca di beni per degli imputati Pellini del marzo scorso da parte della Suprema Corte - si legge nella lettera di risposta del Ministero - l’Avvocatura distrettuale dello Stato ha ritenuto opportuno effettuare un supplemento istruttorio in ordine alla proponibilità dell’azione in sede civile di risarcimento del danno ambientale ed ha chiesto di attivare l’Ispra per il necessario supporto tecnico implicante l’accertamento dello stato dei siti ai quali è collegato il danno ambientale e la quantificazione dei costi delle attività necessarie a conseguirne la completa e corretta attuazione delle misure di riparazione». Il ministero dell'Ambiente, prosegue la risposta trasmessa alle due associazioni, ha dunque «invitato l'Ispra a fornire il supporto tecnico richiesto dall'Avvocatura dello Stato ai fini dell'avvianda azione risarcitoria in sede civile».

E si dicono soddisfatti della risposta del Mase i promotori dell'iniziativa:Â........

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