Valeria: «Dal centro storico del capoluogo era finito in provincia, a Casavatore. Sono stata malissimo per due mesi ma ora lo posso riabbracciare»

Pensavano fosse una femminuccia, quando l’hanno trovato vicino alla spazzatura tre anni e mezzo fa, nel dicembre 2020. In tempo di pandemia. Così Undici porta il nome di un’eroina di Netflix (Eleven, personaggio dell’horror di fantascienza “Stranger Things”), la preferita della sua padrona o, meglio, “mamma” umana, la 33enne napoletana Valeria Amato. Che non si è mai persa d’animo e ha commosso la città , con la storia del gattone grigio e bianco e dagli occhi verdi, scomparso nella notte tra il 1 e 2 aprile scorso dal centro storico di Napoli – Valeria con le due sorelle minori abita al settimo piano di un palazzo antico a Sedile di Porto – e ritrovato lontanissimo, che chiedeva aiuto con i suoi “miao” dietro alle sbarre di un deposito di bombole a Casavatore, comune della provincia, la sera di venerdì 31 maggio.Â

«Ora Undici sta meglio – racconta Valeria – è arrivato disidratato, con la febbre alta, le pulci e quattro chili in meno. Dobbiamo intanto farlo calmare un po’ e poi riportarlo dal veterinario (che ha aperto l’ambulatorio alle undici di sera per lui) per farlo lavare e curare come si deve». La sua storia ha dello straordinario: per Undici si è mobilitata tutta Napoli.Â

«Abbiamo fatto ronde notturne, con turni fino alle 4-5 di mattina, grazie ai tanti volontari che da subito hanno deciso di aiutarmi a cercarlo», ricorda Valeria, che ha tappezzato il centro storico di........

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