Da Cappuccio a Decaro, da Gallo a Gubitosi: chi ha risposto sì alla rivolta del governatore
L'incontro al Sannazaro coordinato da Marisa Laurito alla presenza del presidente della giunta regionale. Ci sono anche Patrizio Rispo e i giovani del Giffoni Film Festival
«La cultura è una parola magica che diventa una zavorra di cui liberarsi, in un Paese dove il 75 per cento dei politici non entra nei teatri, non legge libri, non ama lâarte e considera gli artisti una piattaforma di disturbatori». In un teatro Sannazaro stracolmo, il regista e direttore del Campania Teatro Festival Ruggero Cappuccio parla quasi per ultimo e mette una cornice di senso generale alla lotta tra Regione e Governo nazionale per lo sblocco dei sei miliardi dei fondi di coesione e sviluppo destinati al comparto cultura e spettacolo. «Se andassimo a chiedere il nome di un cantante lirico ai nostri politici â ha detto Cappuccio - il più avveduto di loro ricorderebbe solo Pavarotti. Che augurio ci possiamo fare se lâinsensibilità è questa? Lâignoranza è perdonabile lâinsensibilità no, soprattutto nelle mani di chi ha avuto la possibilità di crearsi una sensibilità ».Â
Quello che sarebbe dovuto essere un focus tra i........
© Corriere del Mezzogiorno
visit website