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Da Secondigliano a Terracina, le mani del clan Licciardi nel basso Lazio: indagata la sorella dello storico boss Gennaro, arrestato il marito

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18.12.2025

Estorsioni, pestaggi e voti “pilotati”, quattro misure cautelari

Eduardo Marano e la moglie Patrizia Licciardi

C’è una frase che, più di tante intercettazioni e faldoni giudiziari, restituisce il senso di questa storia: «La moglie di questo qua, Patrizia Licciardi, è la sorella di Licciardi, clan Licciardi proprio. La camorra, la camorra vera». È una frase secca, senza giri di parole. Ed è anche la chiave per leggere l’inchiesta che all’alba di ieri ha portato i carabinieri a bussare alle porte di Roma, Napoli e del litorale pontino.

Terracina, città di mare e di cartoline, da anni è diventata — secondo l’accusa — una delle nuove frontiere degli affari della camorra. Non quella folkloristica, ma quella strutturata, antica, radicata. Quella dell’Alleanza di Secondigliano, con il clan Licciardi come perno storico. La «camorra vera», appunto.
All’alba di ieri i carabinieri del comando provinciale di Latina, su ordine del gip del Tribunale di Roma e su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, hanno eseguito misure cautelari personali e reali nei confronti di cinque persone gravemente indiziate, a vario titolo, di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni........

© Corriere del Mezzogiorno