Carabinieri, Enrico Scandone lascia il comando provinciale di Napoli: «Porto nel cuore lo scudetto e la rinascita di Caivano»
Adesso andrà a ricoprire il ruolo di comandante della legione carabinieri Emilia Romagna: «A Caivano le piazze di spaccio azzerate: ricordo indelebile»
«Napoli è malinconia e allegria. Sono felice di averla vissuta. Sono nato a Torino, ma ho origini napoletane. La piscina Scandone è intitolata a un mio parente, Felice Scandone, che faceva il giornalista e morì in Egitto nel 1940, abbattuto dal fuoco nemico. Forse chi vive a Napoli la dà per scontata. Qui sta la malinconia. Chi come me ha girato tutta lâItalia, la differenza la sente. Se di Napoli qualcuno parla male mi arrabbio sul serio».
à la dichiarazione dâamore che il generale Enrico Scandone ha fatto alla città alla fine del suo mandato da comandante provinciale dei carabinieri. Un percorso durato tre anni. Adesso andrà a ricoprire il ruolo di comandante della legione carabinieri Emilia Romagna.
Il generale Scandone, tracciando un bilancio, si è detto «contento di quello che è accaduto in questi anni»........
© Corriere del Mezzogiorno
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