Achille Caiafa, il dittatore della canzone italiana negli anni '50: convinse Modugno a cantare «Volare» e trasformò il Festival di Sanremo
Il 120esimo anniversario della nascita dell'avvocato salernitano che si trasferì a Sanremo per diventare direttore del Casinò e del Festival. E' stato amministratore delegato della Fonit-Cetra. Morì precipitando in un burrone con la sua auto mentre rientrava da Milano
A sinistra Modugno e Dorelli. A destra Achille Caiafa
In qualunque emisfero terrestre ci si trovi, cadenzando ad alta voce in pubblico, con adeguata intonazione musicale, la parola «Volare» si ottiene in risposta un «oh...oh». Eâ praticamente certo. Perché «Nel blu dipinto di blu», che il primo febbraio del 1958 otteneva il successo al Festival di Sanremo, unica canzone che è stata registrata con doppio titolo (lâalternativo è proprio Volare), dopo aver trionfato in Italia ha conquistato il mondo. Diventando una delle canzoni più popolari di sempre. Scritta da Franco Migliacci e Domenico Modugno, fu cantata sul palco di Sanremo sia dallo stesso artista e autore che da Johnny Dorelli, poiché allâepoca il regolamento prevedeva una doppia interpretazione. Per Modugno fu un successo planetario, addirittura vinse due Grammy e conquistò la vetta della classifica Billboard negli Stati Uniti: non era mai successo prima per una canzone che non fosse americana, inglese o canadese.
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