Autonomia, l'avvocato della Regione che ha firmato il ricorso: «Così la Corte costituzionale ha dato ragione alla Campania»
Francesco Marone, costituzionalista e consulente di Palazzo Santa Lucia: «Nei fatti la legge è stata svuotata»
Il colpo di maglio che la Corte Costituzionale ha inferto alla legge sulla Autonomia differenziata fortemente voluta dalla Lega che il partito di Giorgia Meloni ha accettato solo per avere in cambio il premierato e che non è mai piaciuta a Forza Italia, ne mette in discussione le fondamenta. Non solo politiche ma soprattutto giuridiche. Ora il governo dovrà valutare che fare, se andare avanti o, come è auspicabile, fermarsi a riflettere. Dal centro sinistra giungono manifestazioni di giubilo, anche se, in realtà , la Consulta non ha affatto dichiarato lâincostituzionalità della legge, ma si è limitata a indicare alcune prescrizioni indispensabili per poterla rendere effettivamente operativa.
à così?
«La Corte ha chiarito che la forma di Stato disegnata dalla Costituzione contempla sì lâautonomia, ma accanto allâunità , accanto ai diritti, accanto alla solidarietà e, non ultimo, allâequilibrio di bilancio. Questo mette paletti insuperabili anche per il futuro».
Quindi, sarà complicato emendare la legge?
«La Corte Costituzionale chiarisce, in estrema sintesi,........
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