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Don Antonio Coluccia e la sfida col megafono ai pusher di Pianura: «Mi hanno invitato le loro mamme. Nel quartiere manca tutto»

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04.07.2024

Il prete sotto scorta perché minacciato, che opera nella periferia romana, due giorni fa è arrivato nella piazza di spaccio del quartiere, invitando i giovani pusher a convertirsi: «Bisogna fermare questo scempio, è la mia missione»

«Il silenzio è camorra. Chi tace diventa complice. E questo vale per tutti. La partecipazione sociale è sancita dall’articolo 3 della Costituzione». Non la manda a dire don Antonio Coluccia, sacerdote vocazionista di San Giustino Russolillo, di origini salentine, che sfida la criminalità nella periferia romana. La sua è una vita sotto scorta. «Mi vogliono uccidere – ammette – ho cinque agenti di scorta e due auto blindate ma continuo nel mio impegno. Perché ritengo faccia parte della mia missione». Due giorni fa è stato a Napoli, quartiere Pianura, dove è anche oggi, indosso la talare, in mano il megafono. Proprio a Pianura, quartiere alla periferia ovest della città , in via Napoli 93, alloggi popolari,........

© Corriere del Mezzogiorno


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