Pierfrancesco Favino: «Io, orgoglioso uomo del Sud. Come Totò, De Sica, Eduardo»
L'attore alla prima di «Napoli - New York» di Gabriele Salvatores. «Mi sono avvicinato con timore alla lingua napoletana, chiedendo in qualche modo permesso ai miei miti partenopei»
Pierfrancesco Favino è accolto a Napoli da un bagno di folla alla prima di «Napoli-New York» â al cinema Modernissimo e al Metropolitan â insieme con il regista Gabriele Salvatores e i due giovanissimi protagonisti del film, Antonio Guerra e Dea Lanzaro.Â
à nota la capacità di rendere alla perfezione lingue stranieri e dialetti. Nel film lei parla un napoletano dâepoca, del Dopoguerra: quanto è stato difficile?
«Mi sono avvicinato con timore alla lingua napoletana, chiedendo in qualche modo permesso ai miei miti partenopei, simboli di una grande tradizione teatrale e cinematografica. Ho lavorato sullâaccento considerando non solo il dato cronologico, ma anche la commistione di idiomi: il commissario di bordo che interpreto parla napoletano ma, perfettamente, anche lâinglese........
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