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Una capanna-segnale che dice: fermati qui

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20.12.2025
Nel 1413 l’Europa sembra immobile, come una grande pianura d’inverno, ma avvicinandosi si sente un brontolio sotterraneo, il rumore di qualcosa che sta per cambiare senza che nessuno lo sappia davvero. In Inghilterra, un re malato si spegne: Enrico IV, l’uomo che aveva usurpato il trono anni prima, muore tra penitenze e sospetti. Il sacro, che dovrebbe essere fondamento, vacilla. Da quasi quarant’anni la cristianità è spaccata, ci sono più papi che croci sui campanili: uno a Roma, uno ad Avignone, uno, nato da compromessi precari, a Pisa. La penisola iberica stringe i denti contro l’ultimo regno musulmano di Granada, e il Portogallo guarda già, con impazienza che non sa definire, verso l’oceano. Così, tra il 1413 e il 1414, l’Europa cammina su un filo sottile. A prima vista, per la gente che zappa i campi o vende stoffe al mercato, tutto sembra come sempre: le stagioni arrivano puntuali, le campane suonano, le tasse pesano. Ma nei palazzi, nelle stanze dei consigli cittadini, si accumulano decisioni che assomigliano a........

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