CRIOCONSERVAZIONE E DIRITTI, FONDI DI COESIONE, PAC E INFORMAZIONE
di Cinzia Boschiero
Domanda: ci sono normative europee sulla crioconservazione e come si muove l’Italia su questo tema? Alberto Conterno
Risposta: In Italia, rispetto ad altri Stati europei, siamo più confusi e meno rispettosi delle esigenze sia della scienza che dei cittadini sul tema della crioconservazione. La criopreservazione dei gameti e dei tessuti umani ha il ruolo di mantenere inalterata la struttura e la funzione delle cellule, per un loro utilizzo nel tempo, mediante tecniche di congelamento che fanno uso di sostanze speciali (cosiddetti "crioprotettori") per evitare al materiale biologico i danni legati alle basse temperature. Ne ha parlato di recente l’esperta di PMA dott.ssa Giulia Colombo, ginecologa, ad un corso di aggiornamento professionale a Milano in collaborazione con Gus e con ALG:”Ci sono norme italiane ed europee sulla crioconservazione di ovociti, spermatozoi, embrioni/blastocisti. Nella procreazione assistita, questo ruolo di mantenimento è essenziale, sia per la criopreservazione degli ovociti o degli spermatozoi di donatori sani o affetti da patologie che li colpiscono direttamente o secondariamente alle terapie effettuate ( chemio o radioterapia ), sia semplicemente per poter ritardare il momento del concepimento. La tecnica di vitrificazione si basa sull’utilizzo di un'alta velocità di abbassamento della temperatura dell’acqua che, in concomitanza con l’uso di agenti crioprotettivi, che garantiscono una maggiore viscosità cellulare, impedisce la formazione di cristalli di ghiaccio. Il principio alla base di questa procedura riguarda l’utilizzo di una maggiore velocità di congelamento e scongelamento ovocitario, che permette di ridurre la concentrazione di crioprotettivo necessario a proteggere le cellule dalla........
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