Mercati, le azioni USA restano sostenute
Molti dei più popolari indici azionari statunitensi hanno chiuso il periodo ai massimi storici o quasi. I titoli azionari statunitensi restano sostenuti dalla crescita degli utili, da un’economia resistente anche se in rallentamento, da un tasso di disoccupazione storicamente basso e da un andamento dell’inflazione che sta rientrando nei modelli pre-Covid. Nei primi nove mesi dell’anno l’apprezzamento dei corsi azionari è stato migliore di quanto ci aspettassimo e abbiamo beneficiato della nostra attenzione per le società con tassi di crescita superiori alla media.
Riteniamo che questa tendenza possa continuare con la moderazione del ritmo dell’attività economica. Usciamo dal 2024 forti di due anni di ripresa dei prezzi delle azioni, in particolare dei titoli in crescita, dopo i forti cali registrati tra la fine del 2021 e il 2022. La forza degli utili societari ha contribuito in modo significativo alla crescita sostenuta dell’economia statunitense. Il tasso di inflazione ha continuato a diminuire, ma negli ultimi mesi le tendenze si sono appiattite. Il percorso verso una riduzione dei tassi d’interesse a breve termine si basa sulla dinamica di questi fattori e la direzione da seguire alla fine del 2024 è meno chiara rispetto all’inizio dell’anno.
Anche gli effetti delle tariffe sono stati molto discussi dopo le elezioni. Non dubitiamo del loro probabile utilizzo, sebbene anche in questo caso il grado e la portata siano da vedere. Alcuni sostengono che queste misure non sono necessariamente inflazionistiche se sono una tantum e se la preferenza d’acquisto si sposta su alternative a prezzi più bassi. La maggior parte della teoria economica indica l’aumento dei prezzi dovuto alle tariffe come un freno alla crescita, indipendentemente dalla loro durata. L’incertezza sul loro impatto probabilmente aggrava l’incertezza economica e di mercato nel breve periodo. Ci aspettiamo che le azioni intraprese in questo settore siano tra le prime della nuova amministrazione. I leader mondiali e l’amministrazione entrante hanno già discusso a distanza, ma al momento non c’è molta chiarezza.
Negli ultimi dodici mesi, il settore tecnologico ha registrato una crescita del 36,6% rispetto al 25,0% dell’S&P 500. Questo dato riflette il perdurare di fondamentali migliori del previsto in un’ampia gamma di modelli di business (soprattutto i leader dell’IA), insieme a un miglioramento macro (soprattutto una solida spesa CAPEX trainata dalla tecnologia e una buona tenuta dei consumi). Si assiste inoltre a un continuo miglioramento delle aspettative di inflazione nel passaggio al 2025. Infine, le recenti elezioni statunitensi e le loro implicazioni future in termini di riduzione delle tasse e della regolamentazione (un’amministrazione percepita come favorevole alle imprese e alla crescita) sono state un ulteriore catalizzatore delle aspettative di crescita degli utili in un’ampia gamma di settori.
I fondamentali sono guidati dall’opportunità dirompente dell’IA e della........
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