Verso le paralimpiadi. La campionessa-ingegnere: "L’inclusione sia vera, non bastano solo le parole"
Roma, 1 luglio 2024 – "Lo sport è unico perché moltiplica le emozioni. Chi gareggia è tutt’uno con gli spettatori e questa condivisione riguarda anche chi ti ha seguito per anni nella preparazione. Alle Paralimpiadi questa magia raggiunge il suo massimo". Parola di Giulia Ghiretti, trent’anni, ingegnere biomedico, 50 titoli italiani nel nuoto, tre ori mondiali, due argenti e un bronzo alle Paralimpiadi.
Parigi è dietro l’angolo.
"Mancano un paio di mesi. Ora le giornate sono tutte un ’loop’ di allenamento e riposo. Non c’è ansia, però: la strada è quella giusta, dopo gli Europei di aprile".
Dopo i due argenti e il bronzo fra Rio e Tokyo, l’obiettivo a queste Paralimpiadi sarà quello massimo possibile?
"Non dirò mai a che cosa punto... Scherzi a parte, il bersaglio grosso forse stavolta è più raggiungibile. Ma certezze non ce ne sono. Mi aspetto una gara tirata, che si arrivi in........
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