«Stazione di Bergamo, un nuovo Sentierone per ricucire due parti della città»
L’INTERVISTA. L’architetto Cino Zucchi racconta il futuro polo intermodale: «Chiuderemo la ferita inflitta nel XIX secolo».
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Un’enorme vela rovesciata, le vetrate ampie e luminose e quelle rampe di scale che portano in alto, verso il collegamento sopraelevato con la zona a sud della città. Un «nuovo Sentierone», come lo chiama Cino Zucchi, l’architetto che questo progetto l’ha messo nero su bianco per Net Engineering srl, la società incaricata da Rfi di realizzare il disegno della nuova stazione di Bergamo. Una ricucitura «viabilistica» era già stata pensata già negli anni ’50, mentre più di recente il Piano regolatore Secchi Gandolfi preconizzava un vero e proprio collegamento con lo sviluppo di una serie di servizi a sud della ferrovia. Stavolta ci siamo davvero: il conto alla rovescia per veder realizzato il progetto firmato da Cino Zucchi è iniziato poco più di un anno fa, con l’apertura dei primi cantieri.
«Sono in esecuzione le opere di fondazione degli scavalchi».
«L’iter progettuale ha visto vari momenti di confronto con i diversi soggetti privati ed enti pubblici in gioco e di conseguenza ha affrontato necessarie revisioni al progetto in corso che, se da una parte hanno allungato il processo approvativo, dall’altra hanno permesso di integrare e metabolizzare meglio le modifiche richieste».
«Il dialogo con Teb è aperto. Il nostro........
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