Un pericolo pubblico diventato martire
A proposito del poliziotto indagato in quel di Verona per «eccesso di legittima difesa», mi illumini. Ma cosa avrebbe dovuto fare il poliziotto per difendere se stesso e non solo?
Si è trovato davanti un pazzo furioso che menava fendenti a destra e manca ma, prima di agire, interpretando la logica del magistrato che lo ha indagato, avrebbe dovuto almeno farsi dare una coltellata, possibilmente non in modo grave, per potere poi agire di conseguenza. Ma le sembra logico?
Cordialità.
Nunzio Longobardi
Caro Nunzio,
quello che trovo più preoccupante di tutta la vicenda non è tanto l'apertura dell'indagine, che, in uno Stato di diritto, è in effetti doverosa e dovuta in quanto i fatti vanno sempre accertati e ricostruiti, bensì la solidarietà espressa dalle istituzioni e dai partiti di sinistra nei confronti del delinquente morto, dei suoi familiari e di tutti gli immigrati del Mali, che sarebbero quindi parti lese. Ma lese da chi? Proprio dallo Stato, ossia dalla polizia, da un agente il quale, in una situazione di altissimo rischio, davanti ad una persona armata, che aveva già aggredito gli agenti della polizia locale inducendoli a scappare........
© Il Giornale
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