Reati cyber: il gioco si fa duro, ma i giocatori sono pronti? (parte seconda)
La scorsa settimana chiudevo il mio articolo chiedendomi se l’intero apparato della nostra giustizia (avvocati, giudici, procuratori e via dicendo) avesse una preparazione adeguata a valutare le prove digitali e le relative modalità di raccolta e gestione. A questa domanda non ho una risposta, piuttosto ho una sensazione: se anche la conoscenza in materia esiste non ci sono dubbi che la sua interpretazione è molto, forse troppo, diversificata.
Facciamo una premessa. Il contenuto di qualsiasi sistema informatico è volatile, quello che in questo momento c’è pochi secondi dopo potrebbe essere sparito. Se esamino un dispositivo acceso troverò determinati dati, se lo spengo e riaccendo e lo analizzo di nuovo ne troverò altri o per meglio dire alcuni........
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