La soluzione praticata negli ultimi anni dalla politica contro le morti bianche è l’aggravamento di pene e sanzioni a carico di imprese e manager. Misure che intervengono solo a morti avvenute. Ma c'è spazio per tentare una via diversa

Con le vittime di oggi al cantiere Esselunga di Firenze, i morti sul lavoro da inizio anno sono già 145. In vent’anni gli infortuni mortali sul lavoro registrati dall’Inail (che comprendono tutte le vittime in itinere, da incidenti stradali per recarsi al lavoro) a fine 2023 superavano i 28 mila. Una volta detto l’ovvio, e cioè che ogni morto sul lavoro è di troppo, e che per ognuno di loro serve un’indagine per capire come l’evento si sia determinato e per appurarne responsabilità ed eventuali sanzioni, lo stillicidio quotidiano impone però un interrogativo di fondo. Per contenere e debellare il fenomeno, funziona la strategia sin qui seguita? La risposta è nei numeri ed è chiara: no.

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La tragedia di Firenze impone svolte sul lavoro, che partono dai contratti

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16.02.2024

La soluzione praticata negli ultimi anni dalla politica contro le morti bianche è l’aggravamento di pene e sanzioni a carico di imprese e manager. Misure che intervengono solo a morti avvenute. Ma c'è spazio per tentare una via diversa

Con le vittime di oggi al........

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