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L’incubo Iran in quattro film (uno da vedere in sala con noi)

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17.06.2024
Tatami – Una donna in lotta per la libertà (2023) @media only screen and (min-width: 501px) { .align_atf_banner{ float:left; } }

Sono almeno quattro i film imperdibili per capire qualcosa dell’Iran contemporaneo, anche se, va detto, il mondo della cinefilia trabocca di grandi registi persiani: Ebrahim Golestan, il compagno di Forugh Farrokhzad con cui girò lo splendido mediometraggio La casa è nera, Abbas Kiarostami (Il sapore della ciliegia), Asghar Farhadi (Una separazione). Cinema vario e diverso, spesso sofisticato e metaforico: una sorta di neorealismo aggiornato a oggi dove dietro la mancanza di tutto e la povertà di mezzi si nasconde una feroce critica al regime. Quattro film però hanno preso di petto il regime e ne hanno raccontato il volto implacabile.

Persepolis (2007)

Il primo è in realtà l’adattamento di una graphic novel, Persepolis (2007) di Marjane Satrapi, racconto in bianco e nero sulla vicenda della stessa Marjane costretta a scappare dall’Iran per evitare un matrimonio combinato e un clima violento e bigotto. È un film durissimo e rimane in testa la sequenza dei ragazzi che, sorpresi a bere una birra in casa propria, per sfuggire ai famigerati Guardiani della rivoluzione scappano........

© Tempi


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