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Sciagurati i paesi ricchi che tolgono ai poveri per dare al clima

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11.03.2024
La pesa di un bambino in una clinica mobile nel Kaharey Idp Camp, Jubaland, Somalia, 29 gennaio 2024 (foto Ansa) @media only screen and (min-width: 501px) { .align_atf_banner{ float:left; } }

Troppi politici del mondo ricco e attivisti del clima dimenticano che gran parte del pianeta è ancora oppressa dalla povertà e dalla fame. Eppure sempre più i paesi ricchi sostituiscono i loro aiuti allo sviluppo con spese per il clima. Adesso la Banca mondiale, il cui obiettivo primario è quello di aiutare le persone a uscire dalla povertà, ha annunciato che dirotterà sul cambiamento climatico almeno il 45 per cento dei suoi finanziamenti, togliendo ai fondi contro la povertà e la fame approssimativamente 40 miliardi di dollari all’anno.

È facile trattare il clima come la priorità del mondo quando si conduce una vita agiata. Il 16 per cento della popolazione globale che vive in questi paesi tipicamente non soffre la fame e non vede i propri cari morire a causa di malattie facilmente curabili come la malaria o la tubercolosi. Per lo più è gente ben istruita con un reddito medio al livello di quello che un tempo era riservato ai nobili.

Gran parte del resto del mondo, invece, è ancora in difficoltà. Nei paesi più poveri, cinque milioni di bambini muoiono ogni anno prima del loro quinto compleanno e quasi un miliardo di persone non ha abbastanza da mangiare. Più di due miliardi di persone sono costrette a cucinare e riscaldarsi con combustibili inquinanti come letame e legna, il che accorcia la durata delle loro vite. Sebbene la maggior parte dei bambini oggi frequenti la scuola, la scarsa qualità........

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