COP29 a Baku: arrivano pure i talebani, l'Italia spinge per un mix energetico
Alla ventinovesima Conferenza delle Parti presenziano pure i talebani. L'Afghanistan ha bisogno della comunità internazionale. L'Italia è pragmatica: serve neutralità tecnologica. Ma in Europa si trama per forzare l’elettrificazione.
La conferenza internazionale sul clima 2024, o COP29 – da Conference of Parties – ovvero la riunione annuale dei Paesi che hanno ratificato la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, si sta svolgendo in questi giorni a Baku, per la prima volta in Azerbaijan. Le aspettative concrete sono poche, ma ha certamente fatto notizia quanto dichiarato dal premier spagnolo Sanchez riferendosi a quanto accaduto a Valencia: “Il cambiamento climatico uccide, occorre agire ora”. E se da un lato c’è l’impegno della Cina a ridurre le sue emissioni, dall’altro si attende una dichiarazione di Trump, che mentre lo spoglio delle schede procedeva già aveva detto di voler uscire dagli Accordi di Parigi.
Ma a Baku ha subito fatto discutere anche la partecipazione dei talebani: Matuil Haq Khalis, rappresentante dell’agenzia afghana per la protezione dell'ambiente, ha chiesto il sostegno della comunità internazionale, che negli ultimi tre anni aveva escluso il regime islamico dall’evento. Haq Khalis sostiene che l’Afghanistan è tra le nazioni del mondo più vulnerabili per intensità delle alluvioni e alternanza con lunghi periodi di siccità, e che l’aiuto delle Nazioni Unite, che si concretizza con........
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