PALAIA. «Non dovete chiedere a noi, ma a chi guadagna ventimila euro al mese e manda giovani in luoghi da cui non tornano più. Qui siamo tutti sconvolti». La cliente del parrucchiere sotto casa della famiglia D’Andrea non aggiunge altro strofinandosi il viso mentre si guarda allo specchio. Il clima pesante nel negozio è palpabile. Nessuno vuole parlare della tragedia che è piombata nella tranquilla via Venezia a Forcoli, paese del comune di Palaia nel cuore più verde e pregiato della Valdera nel Pisano. Qui ci sono agriturismi di alto livello, tenute vinicole rinomate e zone frequentate da stranieri. Ma nonostante investimenti milionari e attività commerciali sempre più floride, resta viva la tradizione del vicinato. Nei paesi tutti si conoscono e si sostengono. E Forcoli è forse una delle massime espressioni di questo spirito che si manifesta nei giorni di festa o in quelli bui. Come ieri, quando si è diffusa la notizia che uno dei tanti ragazzi forcolesi, cresciuto tra le associazioni di volontariato e i ritrovi in piazza Brunner, il cuore della frazione, figlio di una famiglia straconosciuta da queste parti, era disperso dopo la tragedia di Suviana alla centrale di Enel Green Power.

A Milano da dieci anni

Fa male non sapere dove sia finito Alessandro D’Andrea, 36 anni, tecnico specializzato per la Voith Hydro di Cinisello Balsamo, una delle aziende più importanti al mondo del settore dell’impiantistica che lo aveva portato a girare i cinque continenti per lavoro. Messico e Arabia Saudita, giusto per fare qualche esempio, anche se il cuore lo riportava sempre a casa da suo padre Daniele D’Andrea, pensionato dopo aver lavorato come trasportatore di generi alimentari, e sua mamma Carla Consoloni, ex impiegata poi al lavoro nel panificio del fratello che si trova non molto distante da qui, a Ghizzano nel comune di Peccioli. Due le sorelle del diplomato all’Iti Marconi di Pontedera diventato successivamente apprendista in aziende della zona e avviatosi alla specializzazione in ditte dell’indotto Enel per poi fare il grande salto nel colosso milanese: Federica, agente di polizia dopo una breve carriera nell’esercito e Nicoletta, rientrata in Italia in seguito a un periodo trascorso all’estero e madre di una bimba piccola. Forcoli per Alessandro restava una parte consistente della sua vita, malgrado se ne fosse andato da dieci anni insieme alla sua fidanzata Sara Bianco, originaria di Buti, paese del Monte Serra, con la quale stava insieme dal 2008. Una storia che sembrava non dovesse avere fine la loro, tanto che quando lui le ha prospettato l’idea di trasferirsi al Nord Italia lei non ci ha pensato un attimo. Vivevano nell’hinterland milanese e stavano ristrutturando casa probabilmente per poi sposarsi e sancire così un amore nato quando i due erano ventenni.


Comunità sotto choc

Una vita lanciata verso esperienze fortemente volute e per cui il 36enne si era preparato al meglio, studiando e specializzandosi in un mestiere sicuramente non comodo e rischioso. È anche per questo che saperlo disperso nel lago chissà dove, col dubbio che il suo corpo possa essere ritrovato è come ricevere un pugno nello stomaco a cui non si sa come reagire. E la sensazione, girando per le strade di Forcoli per parlare con chi conosce lui e la sua famiglia, è quella di una comunità sotto choc. Ieri sera, per esempio, si sarebbe dovuta svolgere una riunione per un concerto chiamato Rock & Peace, un’iniziativa nata nel 2022 per aiutare il popolo ucraino e che si è ripetuta anche l’anno scorso a cui partecipano varie associazioni nel pieno spirito di mutuo soccorso dei forcolesi. Ma nessuno se l’è sentita di pensare all’organizzazione di una festa in un giorno del genere. Idealmente tutti sono stretti in un caloroso abbraccio attorno a mamma Carla che ieri mattina non ha potuto neppure ricevere il sindaco di Palaia, Marco Gherardini, tanto era grande il dolore da affrontare. Mentre ieri pomeriggio è stata anche visitata da un medico che l’ha trovata comprensibilmente sconvolta. Ma la gente di qui, se potesse, sarebbe fisicamente a sostenere babbo Daniele, partito poche ore dopo la tragedia alla volta di Suviana, non appena appresa la notizia dai carabinieri che lo hanno avvertito nell’abitazione di famiglia.


La famiglia

Del resto, i genitori di Alessandro fanno parte a pieno del gruppo di persone che animano Forcoli. Lui non perde occasione per stare alla griglia durante le cene che vengono organizzate per sostenere l’attività delle varie associazioni. Lei canta nel coro della parrocchia. Il figlio ha sempre dato una mano alle attività di volontariato. Il nonno materno, Giovanni, è stato per anni responsabile della cooperativa locale, ma si è fatto valere anche alla Misericordia e in molte altre realtà.

Tristezza e rabbia

Impossibile rimanere indifferenti alla tragedia che ha colpito un 36enne nel pieno della vita e dei sogni da condividere con la sua Sara e la famiglia. È dura digerire un boccone di questo tipo. «Non lo vedevo da tempo – racconta Nicola Monti che ha una ditta d’installazione di caldaie e impianti idraulici ma che è anche una delle anime di Rock & Peace – visto il suo lavoro a Milano. Ma l’ho sentito qualche mese fa. Mi ha chiesto consigli per la ristrutturazione della casa. Mi ha fatto davvero una bella impressione, maturo, tranquillo, serio. Averlo visto crescere, diventare un uomo di quel genere e pensare alla tragedia che l’ha travolto fa ancora più male». Intanto il sindaco Gherardini resta in contatto con la famiglia, col padre Daniele D’Andrea in particolare. «Siamo a loro disposizione – dice –. Un dramma di questo tipo colpisce tutti. La comunità di Forcoli è scossa e superare questi eventi non è facile per nessuno».

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La testimonianza

QOSHE - Esplosione a Suviana, Alessandro D'Andrea ancora tra i dispersi: dalla Valdera a Milano, stava ristrutturando casa per sposarsi - Andreas Quirici
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Esplosione a Suviana, Alessandro D'Andrea ancora tra i dispersi: dalla Valdera a Milano, stava ristrutturando casa per sposarsi

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11.04.2024

PALAIA. «Non dovete chiedere a noi, ma a chi guadagna ventimila euro al mese e manda giovani in luoghi da cui non tornano più. Qui siamo tutti sconvolti». La cliente del parrucchiere sotto casa della famiglia D’Andrea non aggiunge altro strofinandosi il viso mentre si guarda allo specchio. Il clima pesante nel negozio è palpabile. Nessuno vuole parlare della tragedia che è piombata nella tranquilla via Venezia a Forcoli, paese del comune di Palaia nel cuore più verde e pregiato della Valdera nel Pisano. Qui ci sono agriturismi di alto livello, tenute vinicole rinomate e zone frequentate da stranieri. Ma nonostante investimenti milionari e attività commerciali sempre più floride, resta viva la tradizione del vicinato. Nei paesi tutti si conoscono e si sostengono. E Forcoli è forse una delle massime espressioni di questo spirito che si manifesta nei giorni di festa o in quelli bui. Come ieri, quando si è diffusa la notizia che uno dei tanti ragazzi forcolesi, cresciuto tra le associazioni di volontariato e i ritrovi in piazza Brunner, il cuore della frazione, figlio di una famiglia straconosciuta da queste parti, era disperso dopo la tragedia di Suviana alla centrale di Enel Green Power.

A Milano da dieci anni

Fa male non sapere dove sia finito Alessandro D’Andrea, 36 anni, tecnico specializzato per la Voith Hydro di Cinisello Balsamo, una delle aziende più importanti al mondo del settore dell’impiantistica che lo aveva........

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