S.O.S. in mare: dal naufragio del Bayesian agli attacchi delle orche
Mentre l’industria marittima celebra un record di basse perdite, il recente naufragio della grande nave privata “Bayesian” in Sicilia mette in luce i pericoli sempre presenti in mare. Il disastro, che ha visto tra le vittime figure influenti come l’imprenditore Mike Lynch e altri membri del suo entourage, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle grandi imbarcazioni.
Nel 2023, secondo il nuovo Safety & Shipping Review 2024 pubblicato da Allianz Commercial, sono state registrate solo 26 perdite totali di grandi navi, il numero più basso mai riportato nella storia recente. Questa cifra rappresenta un calo significativo del 70% negli ultimi dieci anni, un traguardo che sembrava promettente per un futuro più sicuro nei mari globali. Tuttavia, lo scenario non è esente da ombre. «La velocità e l’entità del cambiamento nel profilo di rischio dell’industria sono senza precedenti nei tempi moderni», afferma Captain Rahul Khanna, a capo del Marine Risk Consulting di Allianz Commercial. Eventi geopolitici, cambiamenti climatici e la crescente dimensione delle navi impongono sfide rilevanti per mantenere questo livello di sicurezza in futuro.
CONFLITTI GEOPOLITICI E PIRATERIA IN AUMENTO
Nonostante il calo delle perdite, le navi restano vulnerabili a nuovi rischi. Il conflitto in Ucraina e la guerra a Gaza hanno esposto le navi a nuovi pericoli, come gli attacchi con droni e altre minacce tecnologiche. I rapporti indicano che oltre 100 navi sono state colpite da militanti Houthi nel Mar Rosso solo negli ultimi mesi. La ripresa della pirateria al largo della Somalia, che aveva visto un calo negli anni precedenti, ha destato preoccupazione dopo un recente successo dei pirati, il primo........
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