Record delle emissioni globali mentre alla Cop29 si chiacchiera del nulla
La Conferenza sul clima delle Nazioni Unite, la Cop29 in corso a Baku in questi giorni, prosegue stancamente senza significativi progressi e nel disinteresse generale: snobbata dai grandi leader, ospitata da un paese esportatore di gas e petrolio che non rispetta i diritti umani, ma partecipato soprattutto dai vertici delle grandi compagnie petrolifere, il summit in Azerbaigian non ha ricevuto neppure un assist dal G20 in Brasile.
Nella dichiarazione finale del summit sudamericano non c’è nessun riferimento ad accordi vincolanti sul contenimento delle emissioni per frenare i cambiamenti climatici, solo impegni vaghi e la solita richiesta di più soldi dalle nazioni ricche a quelle in via di sviluppo per accelerare la transizione (soldi buttati, come ha spiegato Bjørn Lomborg su Tempi).
Nessun assist dal G20 alla Cop29
Prosegue insomma l’equivoco per cui i paesi in via di sviluppo non solo continuano a emettere gas serra senza un tetto e a bruciare petrolio e carbone, ma non devono contribuire economicamente allo sforzo globale per la transizione. In verità l’Unione Europea durante il G20 ha provato a sostenere che per raggiungere un obiettivo ambizioso più paesi devono contribuire finanziariamente agli sforzi per contrastare il cambiamento climatico, tra cui le nazioni in via di sviluppo più ricche, come la Cina e gli stati mediorientali ricchi di petrolio, ma è stata........
© Tempi
visit website