Nuova ondata di arresti di preti in Nicaragua. I numeri della persecuzione

Persecuzione contro la Chiesa in Nicaragua: in 48 ore almeno 11 sacerdoti e diaconi arrestati dalla dittatura (foto Ansa) @media only screen and (min-width: 501px) { .align_atf_banner{ float:left; } }

Il dittatore Daniel Ortega e sua moglie, il vice-dittatore Rosario Murillo, sono i principali istigatori dell’odio contro la Chiesa in Nicaragua e coloro che hanno ordinato tutte le azioni repressive contro le istituzioni religiose del paese centroamericano, coinvolgendo diverse istituzioni statali. Pertanto, sono i principali autori di “crimini contro l’umanità” contro la religione cristiana.

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Questa, in estrema sintesi, la conclusione dell’ultimo rapporto del Gruppo di esperti sui diritti umani in Nicaragua (Ghren), delle Nazioni Unite, reso pubblico il 22 luglio scorso: 95 pagine tutte da leggere (l’intero rapporto, in spagnolo, potete scaricarlo in pdf qui) e ignorate dai media occidentali, non è dato sapere perché.

L’ultima “retata” a Matagalpa, arrestati 11 preti

Ortega ha interpretato questo silenzio sepolcrale come un “avanti così” e, approfittando del dramma venezuelano, non deve stupire che tra il 1 ed il 2 agosto, la satrapia del Nicaragua abbia rapito, in meno di 48 ore, 11 tra sacerdoti e diaconi. Si tratta di monsignor Ulises René Vega, monsignor Edgar Sacasa, i preti Jairo Pravia, Víctor Godoy, Marlon Velasquez, Antonio López, Raúl Francisco Villegas e Salvador de las Calabazas, il diacono Ervin Aguirre ed i frati Silvio José Romero e Ramón Morras. Dieci di loro appartengono alla diocesi di Matagalpa, quella di monsignor Rolando Álvarez. Questo attacco del regime contro la Chiesa cattolica del paese fa parte........

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