Le nuove vetrate “macroniane” di Notre-Dame non piacciono a nessuno

Parigi. Emmanuel Macron aveva auspicato un «gesto architettonico contemporaneo» per la nuova Notre-Dame, devastata da un incendio nell’aprile 2019 e riaperta nel dicembre 2024 dopo una ricostruzione in tempi record. Le sei vetrate contemporanee firmate dall’artista figurativa Claire Tabouret, che in primavera andranno a sostituire quelle di Viollet le Duc, hanno accontentato il presidente della Repubblica francese e la sua consorte, Brigitte Macon, ma non la maggior parte dei loro concittadini, indignati dagli esperimenti modernisti sulla cattedrale più importante di Francia, patrimonio dell’umanità.

Una petizione lanciata dalla prestigiosa rivista Tribune de l’art ha già raccolto 300 mila firme contro le vetrate dell’artista figurativa francese, 44 anni, vincitrice assieme al laboratorio di vetri Simon-Marq del concorso pubblico che era stato lanciato da Macron per “modernizzare” Notre-Dame. Le vetrate non sono ancora state installate, ma i modelli in scala reale, gli schizzi e i lavori preparatori sono esposti da mercoledì al Grand Palais, a Parigi, nel quadro di una mostra intitolata “D’un seul souffle”.

«Ispirati alla Pentecoste, simbolo di unità e armonia, e realizzati in monotipo, sono arricchiti da stencil per i rosoni e i motivi decorativi. Questi progetti rispettano così la luce neutra dell’edificio e creano una transizione morbida con le vetrate di Viollet le Duc, proponendo colori vivaci ed equilibrati», si legge nella presentazione della mostra. Ma per la Commission nationale du........

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