«Spegnete la cattedrale» e altre follie dei sindaci green in Francia

I fogli del progressismo francese erano tutti in sollucchero nel giugno 2020. Ecco “l’ondata verde”, scrivevano, in riferimento alla conquista di Lione, Strasburgo, Bordeaux, Poitiers, Grenoble da parte dei candidati sindaci di Europe Écologie les Verts (Eelv). Ecco l’ondata verde che rieducherà gli inquinatori seriali, quelli che vanno al bar con vecchie auto a benzina made in France e non con biciclette elettriche made in China.

Sono passati quattro anni dal trionfo di Eelv alle elezioni municipali, da quella che molti avevano descritto come una svolta di civiltà, e il catalogo degli orrori green, delle derive ideologiche di un partito che assomiglia più a una setta che a una formazione politica, continua a ispessirsi giorno dopo giorno, generando un sentimento di esasperazione tra i francesi.

La sindaca di Strasburgo spegne le luci della cattedrale

L’ultima deriva è stata registrata a Strasburgo, dove la sindaca ecologista, Jeanne Barseghian, ha deciso a partire dalle 23 di spegnere l’illuminazione della cattedrale della città alsaziana in nome della “politica di sobrietà energetica” del suo Comune. «Questo spegnimento anticipato non è semplicemente un risparmio economico. Per la città di Strasburgo si tratta di dare l’esempio in un momento in cui si chiede a tutti i cittadini di impegnarsi per risparmiare energia», si è difesa la giunta ecologista.

Prima di settembre, le luci........

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