Paris Hilton era agitata. Tutto procedeva secondo i suoi piani e i suoi desideri, si sentiva piena di «gioia, possibilità, vita nuova», ma il nodo allo stomaco non si allentava. A questa sensazione di pienezza mancava qualcosa e sapeva benissimo cosa. Voleva sapere «come ci si sente ad essere incinta».
Così un giorno decise di comprare una pancia finta, una protesi, se la attaccò al ventre e cominciò a indossarla «in giro per casa per tutto il giorno. So che sembra folle, ma volevo che sembrasse reale (…). Sentire quel peso davanti a me, passarci sopra le mani, immaginare un’intera vita davanti a noi».
«Voglio una femmina, un maschio, nati separatamente ma allo stesso tempo»
Paris Hilton aspettava i suoi figli con l’impazienza dell’acquirente. Stavano crescendo in due pance diverse, quelle dei suoi «angeli surrogati», assoldati per mettere al mondo due bambini nello stesso anno, «tutti quei mesi di iniezioni e di ormoni pazzeschi: ne è valsa la pena». Del resto anche questo faceva parte del piano: la donna che dieci anni prima aveva regalato una villa in miniatura da sogno ai suoi cani, fedele riproduzione della sua casa di Beverly Hills con tanto di aria condizionata e arredi Philippe Starck, ora sognava «di avere una femmina e un maschio, nati separatamente ma allo stesso tempo, in modo che crescessero come gemelli».
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E per evitare sorprese e rischi inutili di un doppio impianto aveva deciso, insieme al marito, di assumere due surrogate, così da garantire a ciascun embrione «le migliori possibilità». Quando le due rimasero incinte nello stesso anno Paris Hilton parlò di «miracolo della vita reale». Phoenix Barron Hilton Reum arrivò a gennaio dell’anno scorso, London Marilyn Hilton Reum lo raggiunse a novembre.
Da fatua it girl a vittima coccolata dai media
Alla maternità è dedicato il nuovo capitolo della vita (e del libro, un capitolo “bonus” saccheggiato da Today) della plurimiliardaria Paris Hilton, pronipote di Conrad Hilton, fondatore della catena alberghiera di lusso. La Paris it-girl fin dagli anni 90, quella del rosa ovunque, del sex tape, dei chihuahua coi collarini di strass e della «holy trinity» del gossip e dei party insieme a Britney Spears e Lindsay Lohan, cattive ragazze perennemente sbronze e sotto stupefacenti che nessuna influencer di lì a venire avrebbe eguagliato in fama, numero di paparazzi e ragazzine al seguito, ma anche di foto segnaletiche della polizia, sui tabloid e titoli da prima pagina come “Paris Hilton non indossa le mutande”. E che oggi, a 43 anni, un patrimonio stimato sui 300 milioni di dollari e 26 milioni di follower, continua ad aggiornare la sua biografia, coccolatissima dai media, di socialite, filantropa, imprenditrice, donna emancipata e anticonformista.
Pochi mesi fa, in........