Fermi tutt*! Al Calendario Pirelli escono lǝ tettǝ
Va bene, a prima vista quei disgraziati della “pancia del paese”, da bravi analfabeti cresciuti a birre e stereotipi, non le troveranno poi così diverse da quelle d’antan di Anna Falchi per Max o Manuela Arcuri per Panorama, ma per fortuna ci sono gli spiegoni dei giornali.
In sintesi (leggi: per chi ha guardato solo le figure): car* tutt, ma soprattutt lǝ camionistǝ e lǝ officinǝ, il Calendario Pirelli torna al nudo ma «in una chiave diversa, contemporanea», nelle sue foto (citiamo dalla bizzarra traduzione di Repubblica) «la natura modella i corpi», «in un tronco levigato fa capolino il busto», «rami poggiati decorano una schiena», «la riva del mare fa da velo accarezzando la pelle». E se ci avete visto delle tette siete dei miserabili con la terza media e il poster della Marcuzzi del 1998 sullo scoglio delle Antille o peggio, il calendario dell’Avvento di Frate Indovino appeso in cucina.
Le tette sono negli occhi di chi le guarda
Perché il 51esimo The Cal (sic) è roba seria, «non c’è traccia della politica e del credo del tycoon» nell’edizione 2025 presentata all’alba del secondo mandato trumpiano. E di sicuro quelle che si strizza Elodie fuori dalle acque di Miami appoggiata al tronco levigato di........
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