Che cosa c’è dietro ai numeri delle scuole paritarie in crisi
I numeri delle paritarie in crisi dovrebbero fare paura in primis ai detrattori della scuola paritaria. Secondo i dati presentati al convegno Cism e Usmi negli ultimi 25 anni, cioè da quando è in vigore la legge 62/2000 sulla parità scolastica, le paritarie hanno perso il 35,1 per cento degli studenti (la statale, il 6,3 per cento). Non solo, da dieci anni a questa parte chiudono in media 200 paritarie ogni anno e il trend continua anche dopo la pandemia (-379 scuole nel 2022-2023 e -291 nel 2023-2024).
Stiamo parlando di scuole che aiutano e fanno risparmiare lo Stato: che noia ribadire l’ovvio, ma a sentire le esternazioni degne del miglior sindacalismo anni 70 di opposizione e Uil, Flc-Cgil alla proposta del “buono scuola” rilanciata nei giorni scorsi dal ministro Valditara c’è da rispondere con un altrettanto vecchio adagio: non c’è niente di più inedito dell’edito. E così ricordiamo che un iscritto alla statale costa allo Stato (cioè alla collettività) 7 mila euro, un iscritto alla paritaria 700 euro. Se le paritarie chiudono gli studenti vanno ad aumentare la spesa delle scuole statali (portandole al collasso).
Leggi anche Pnrr anche alle paritarie. Valditara: «Non esistono scuole di serie A e di serie B» Dalla Lombardia nuovi fondi per 35 milioni alle scuole dell’infanzia paritarie Scuole paritarie. Avviso da 45 milioni per contrasto alla dispersione scolasticaA chi grida al lupo, ai finanziamenti “ai privati”, “alle scuole confessionali”- come i fresconi dell’Uaar che hanno ribattezzato quella del ministro la “clericalata” della settimana per aver detto che «le scuole paritarie sono pubbliche» – andrebbero ricordate altre due cose: cosa dice la Costituzione (art. 30, 33 e 34) e cosa dice legge “Berlinguer”. Anzi tre: alle famiglie italiane la scuola paritaria, anzi, la scuola “confessionale”, piace. La scuola cattolica – «nata per i poveri e che punta all’integrazione e a svolgere la funzione importantissima di ascensore sociale», come ha ricordato il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, dichiarando che un intervento di sostegno alle paritarie non è solo «auspicabile» ma «decisivo» – non è un privilegio, né tantomeno una concessione: è una scelta di migliaia di genitori.
Il peso di denatalità e crisi sulle scuole paritarie cattoliche
Il rapporto 2024 “Emergenze educative. Scuola cattolica in Italia” del Centro Studi per la Scuola Cattolica costituito dalla Cei ricostruisce l’andamento del settore dal 2009, «e certamente il calo è notevole: siamo passati da 8.989 scuole paritarie cattoliche registrate nell’anno scolastico 2009/2010 a 7.528 scuole nel 2023/2024. Una perdita di quasi........
© Tempi
visit website