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Il premierato non è un attentato alla Costituzione

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07.12.2024

La Costituzione italiana, si sa, è pressoché intoccabile. D’altronde, se è “la più bella del mondo” – come molti sostengono – perché cambiarla? Eppure, a lungo andare, baloccarsi in questo mito potrebbe rivelarsi pernicioso. È impensabile infatti, come ha sostenuto Alessandro Sterpa, autore di Premierato all’italiana. Le ragioni e i limiti di una riforma costituzionale (UTET, 2024), ritenerla una sorta di “mummia da museo” che va preservata da ogni cambiamento. I tempi cambiano e un aggiornamento di certi meccanismi potrebbe essere utile proprio per difendere la Costituzione dal corso del tempo e renderla in grado di svolgere meglio la propria attività.

Costituzionalista e professore di Diritto costituzionale e pubblico nell’Università della Tuscia, Sterpa è impegnato dal 2022 con l’associazione “Io cambio” per promuovere un’idea di cambiamento attraverso le riforme costituzionali. Nel libro cerca di spiegare le ragioni di una riforma, quella del premierato voluta dall’attuale Governo, e in fase di revisione, senza alcuna pregiudiziale, ma anzi vedendovi una possibilità di positiva innovazione per il sistema del Paese.

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