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Così Dostoevskij spiegava il “mistero” della Russia agli europei

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28.12.2024

Per molti la parola Russia oggi evoca immediatamente Vladimir Putin. Il riflesso quasi automatico è motivato da ragioni politiche. Il problema, tuttavia, è quando si passa in maniera ottusa, com’è tipico dei bislacchi tempi odierni, a pensare alla Russia come a un Paese senza una storia e, peggio ancora, come se fosse priva di una cultura. In sostanza, il morbo del “presentismo”, unito al moralismo e a una certa intransigenza politica, portano a vedere nel Paese che è stato di Gogol e Turgenev, di Dostoevskij e Tolstoj semplicemente la terra del nuovo zar. Secondo una concezione tipicamente progressista e lineare della storia, detto brutalmente, la Russia è un dinosauro. Più ancora, ci dice proprio l’autore di Delitto e castigo, è un enigma.

L’editore Nino Aragno ci ha abituati a curare testi dal sapore aristocratico per tempi che trasudano uno spirito antitetico, chiamiamoli “massocratici”. E ora ha avuto il merito di pubblicare in prima traduzione italiana un documento importante scritto da Fëdor Dostoevskij. Si tratta di Russia, un articolo volto a spiegare l’enigma del suo Paese soprattutto per i non russi, segnatamente gli europei. Con testo russo a fronte, premessa e........

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