“Con-vivere” tra luci artistiche e tradizionali Le foto |
“Con-vivere, abitare insieme il pianeta” è il tema della decima edizione di Luci e Suoni d’Artista, il percorso di installazioni luminose che si è inaugurato lo scorso 12 dicembre ed è il primo non firmato dall’ideatore del progetto, Vittorio Palumbo, che ne è stato direttore artistico per nove anni.
L’accensione è stata preceduta dagli interventi musicali di Michele Marzella, al trombone e tromba tibetana, dalla partecipazione del regista e drammaturgo Lello Tedeschi e dei ragazzi del gruppo lettura Patabulare, nonché dalle percussioni di Tommaso Scarimbolo e dal count down lanciato dal sindaco Pasquale Chieco. A seguire il festosamente caotico corteo In delirio con Bembé lungo l’itinerario luminoso.
In continuità col tema del Convivere è stato il concerto Acoustic World di Enzo Avitabile, in trio con il fratello Carlo e Gianluigi Di Fenza. Un gradito ritorno a Ruvo di Puglia del cantautore e polistrumentista napoletano che manca da Ruvo di Puglia dal 2018, quando salì sul palco del Talos Festival con i Bottari di Portico.
«Nel tempo presente – spiegano gli organizzatori – , in cui la complessità delle relazioni umane, sociali ed ecosistemiche mette in discussione i nostri modi di abitare il mondo, Luci e Suoni d’Artista sceglie di interrogarsi sul tema del con-vivere. Abitare insieme un pianeta complesso, condividere spazi, risorse, emozioni e differenze è oggi una sfida culturale prima ancora che sociale. Riflettendo su questa sfida, è stato scelto il nido come opera-simbolo del con-vivere».
Infatti in piazza Matteotti trova posto l’opera principale, un grande nido ligneo aperto, sui cui listelli è scritta la parola convivere nelle diverse lingue: è concepito come un’arena, uno spazio accogliente pensato per abbracciare le attività del festival e invitare la comunità a “con-vivere”.
Sul nido, adorno di piante, sono sospesi i mobile che ospitano uccelli di specie diverse, che evocano il tema dello scambio e del dialogo nel viaggio, della cura nella costruzione comunitaria del nido e della migrazione
«Il nido è un simbolo poetico e concreto di questa dialettica: spazio di protezione e crescita, ma anche di passaggio e trasformazione. È costruito per custodire la vita e le relazioni tra simili, per essere lasciato quando arriva il tempo del volo. Nel linguaggio comune, il nido è d’infanzia, d’amore, familiare: abbraccia tutte le fasi della vita. In letteratura, Pascoli lo interpreta come rifugio contro la morte e il caos del mondo, spazio di purezza e di memoria perduta. In Dante, per metonimia è simbolo della comunità. In Qualcuno volò sul nido del cuculo (OneFlew Over the Cuckoo’sNest, 1975 – Miloš Forman), però, il nido è inteso come uno spazio che può diventare costrizione, un luogo da cui è necessario muoversi per ritrovare la propria autenticità. Il nido è metafora tanto della cura quanto della migrazione. La comunità è un nido in cui convivere, un luogo di relazione e di scambio dove le differenze si intrecciano come rami, fili, suoni e luci. Luci e Suoni d’Artista invita a riflettere sulla possibilità di costruire legami nuovi in un tempo segnato dalla frammentazione. Abbiamo contaminato il mondo al punto da trovare i nostri rifiuti nei nidi degli uccelli: la natura, però, non distrugge, ma trasforma lo scarto in vita».
Nel centro storico tornano le installazioni delle scorse edizioni: in via De Gasperi sono sospese le farfalle luminose; gli acchiappasogni adornano sedute in piazza M. Garibaldi e dominano via V. Veneto; lungo via Cattedrale sono sospesi i funamboli; in piazzetta Le Monache ci si può specchiare in due installazioni luminose e floreali; in piazzetta Fiume brillano le stelle della Maraviglia; via Santa Caterina è guardata dagli occhi di rodariana memoria, mentre gli animali fantastici di Stay Human si stagliano tra piazza Dante e l’ingresso del museo Jatta. In largo Cattedrale brilla il rosone di luci e legno intarsiato.
Installazioni di Luci e Suoni d’Artista sono accolte anche in alcune viuzze del centro antico come via Rogliosa, via Sant’Antonio, via Crocifisso e via Specchia, nonché in 15 attività commerciali che hanno aderito al programma “Adotta un’opera”.
Cuore pulsante del progetto Luci e Suoni d’Artista sono da sempre i laboratori che coinvolgono maestranze e cittadini. Coordinati da Marco De Leo (Sotto Radice aps), i partecipanti hanno preso parte a un articolato programma di restauro, costruzione e co-progettazione. La partecipazione è stata molto buona: ai laboratori di restauro e costruzione hanno preso parte cittadini, scuole e associazioni giungendo ad ospitare un centinaio di partecipanti in soli sei giorni. Tra i gruppi organizzati figurano Ciofs/Fp, Albero dei Desideri, Un Mondo di Bene 2.0 aps (corso di arabo), Cooperativa Occupazione e Solidarietà assieme ai residenti del centro storico, oltre a numerosi liberi cittadini che hanno contribuito spontaneamente alle attività.
Accanto ai laboratori manuali, un ruolo importante è stato svolto anche dai laboratori musicali: a parteciparvi sono state le scuole I.C. Bosco–Carducci–Giovanni XXIII e I.C. Bovio–Cotugno, impegnate nella creazione di ritmi, performance e interventi sonori collettivi.
Nei laboratori di scrittura creativa protagonisti sono stati i ragazzi del gruppo lettura Patabulare, autori dei testi che hanno accompagnato alcuni momenti della serata inaugurale.
La decima edizione di Luci e Suoni d’Artista è promossa dal Comune di Ruvo di Puglia ed è realizzata con un ampio partenariato composto dalla Scuola delle Arti Musicali e Performative Bembè, di cui è stata accolta la manifestazione di interesse lanciata dal Comune ed è, quindi, capofila; Sotto Radice aps, Laboratori Tanè, Mydo di Stasi Alessandro, Dieffe Studio di Fabio Stasi, Un Mondo di Bene 2.0 aps, Società Cooperativa Sociale Comunità Oasi 2 San Francesco, Lo Jazzo Ets Torre dei Guardiani di Lama Pagliara, associazione culturale Calliope Odv, La Scuola di Titty | Insieme – Società Cooperativa Sociale a r.l. Impresa Sociale, I.C. Bosco–Carducci–Giovanni XXIII, I.C. Bovio–Cotugno.
Luci e Suoni d'Artista 2025 © Veronique Fracchiolla/Ruvolive Luci e Suoni d'Artista 2025 © Veronique Fracchiolla/Ruvolive