Bologna, 9 luglio 2024 – Guida galattica per gli autostoppisti (della politica). Cosa succede adesso nel piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, nel suo Stivale e nella regione che fu la culla della più grande federazione (ex) comunista d’occidente? La candidatura della civica Elena Ugolini, dirigente scolastica già sottosegretaria del governo Monti (appoggiato dal Pd) e chiamata fra i saggi del ministro Berlinguer (allora Ds), obbliga l’ecosistema a uno sforzo evolutivo. Quantomeno di domesticazione animale.
Partiamo dalla maggioranza di governo. Forza Italia è fredda, temendo una concorrenza interna soprattutto nel campo cattolico e moderato. La Lega deve gestire un calo drastico di voti (e volti). Fratelli d’Italia valuta e prende tempo: il nome è gradito ad alcuni, ma divide la base più ideologizzata che preferirebbe un politico. Ugolini, però, resta l’unica base d’atterraggio credibile e, come noto, ha già ricevuto apprezzamenti da Roma. Nulla è deciso.
L’Emilia-Romagna sarà la prima vera........