Quando Paul McCartney prese in mano un basso Höfner (che ora rischia il fallimento) e la musica del mondo cambiò in un istante

Roma, 21 dicembre 2025 – Amburgo, Germania, anno del signore 1961, I Beatles sono cinque ragazzini di vent’anni che suonano nelle bettolacce della città, dandosi il cambio con gruppi provenienti da tutta Europa e tra i quali figurano anche i Beniamino and his brothers (il Beniamino in questione altri non era che, incredibilmente, l’italiano Mino Reitano). Paul McCartney è un ventenne mancino che fa i cori a John Lennon e suona la chitarra. Ringo Starr non è ancora un Beatles: al suo posto c’è Pete Best. Il basso lo suona il bello della combriccola: Stuart Sutcliffe, che si accompagna alla giovanissima e biondissima fotografa Astrid Kirchherr. C'è 

da dire che un bassista davvero non lo era neanche lui: Stuart faceva il pittore, e due anni prima aveva avuto la fortuna di vendere il suo primo quadro. Come investire i (pochi) soldi? John e Paul, due suoi amici con il sogno del musicista, stanno per partire per Amburgo, e lo convincono a comprare un basso per imbarcarsi con loro.

La scelta cade su un modello abbastanza economico: un ‘president’ semiacustico da sessantacinque sterline della storica casa austroungarica di violini Höfner. Stuart lo suonerà principalmente di spalle, per non far vedere la sua inadeguatezza: meglio fare quadri, se ne convinse presto. Così quando il periodo di residenza artistica ad Amburgo finì e i Beatles (a proposito: il nome alla band glielo ha dato proprio lui), il bassista convocò John e Paul per dire loro che sarebbe rimasto ancora in Germania con la fidanzata Astrid a tentare la carriera pittorica (morirà per un improvviso e brutto male l’anno dopo ad Amburgo, ma questa purtroppo è un’altra........

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