Kiev: gli Usa continuano a chiederci di lasciare il Donbass. Ue: “Se Putin prende la regione cade la fortezza”. Mattarella: “In atto operazione contro il campo occidentale” |
Roma, 15 dicembre 2025 – “Sia i leader statunitensi che quelli europei si sono impegnati a collaborare per fornire solide garanzie di sicurezza e misure di sostegno alla ripresa economica dell'Ucraina nel contesto di un accordo per porre fine alla guerra". Lo si legge nella dichiarazione congiunta dei leader europei riuniti a Berlino. Tra gli impegni, quello "per una 'forza multinazionale Ucraina' a guida europea, composta dai contributi delle nazioni disponibili nell'ambito della Coalizione dei Volenterosi e supportata dagli Stati Uniti. Contribuirà alla rigenerazione delle forze armate ucraine, alla sicurezza dei cieli ucraini e al sostegno di mari più sicuri, anche operando all'interno dell'Ucraina". E quello di "fornire un supporto continuo e significativo all'Ucraina per rafforzare le sue forze armate, che dovrebbero rimanere al livello di 800mila effettivi in tempo di pace per essere in grado di scoraggiare i conflitti e difendere il territorio ucraino".
"Siamo più vicini ora" a un accordo per l'Ucraina: "siamo più vicini che mai" alla fine della guerra in Ucraina, ha detto Donald Trump dopo il nuovo round di trattative.
"Siamo più vicini ora" a un accordo per l'Ucraina: "siamo più vicini che mai" alla fine della guerra in Ucraina. Lo ha detto Donald Trump dopo il nuovo round di trattative.
I leader europei riuniti a Berlino "hanno espresso il loro sostegno al presidente Zelensky e hanno concordato di sostenere qualsiasi decisione da lui presa su specifiche questioni ucraine", anche nel caso in cui decidesse di "consultare il suo popolo, se necessario". Nella dichiarazione congiunta, i leader "hanno ribadito che i confini internazionali non devono essere modificati con la forza. Le decisioni sul territorio spettano al popolo ucraino, una volta che saranno effettivamente in vigore solide garanzie di sicurezza. Hanno concordato che alcune questioni dovranno essere risolte nelle fasi finali dei negoziati. Hanno sottolineato che avrebbero sostenuto il presidente Zelensky nel consultare il suo popolo, se necessario". I leader "sono stati chiari sul fatto che, come in qualsiasi accordo, nulla è concordato finché tutto non è concordato e che tutte le parti devono lavorare intensamente per una soluzione che possa garantire una fine duratura dei combattimenti".
"Sia i leader statunitensi che quelli europei si sono impegnati a collaborare per fornire solide garanzie di sicurezza e misure di sostegno alla ripresa economica dell'Ucraina nel contesto di un accordo per porre fine alla guerra". Lo si legge nella dichiarazione congiunta dei leader europei riuniti a Berlino. Tra gli impegni, quello "per una 'forza multinazionale Ucraina' a guida europea, composta dai contributi delle nazioni disponibili nell'ambito della Coalizione dei Volenterosi e supportata dagli Stati Uniti. Contribuirà alla rigenerazione delle forze armate ucraine, alla sicurezza dei cieli ucraini e al sostegno di mari più sicuri, anche operando all'interno dell'Ucraina". E quello di "fornire un supporto continuo e significativo all'Ucraina per rafforzare le sue forze armate, che dovrebbero rimanere al livello di 800mila effettivi in tempo di pace per essere in grado di scoraggiare i conflitti e difendere il territorio ucraino".
"Sostenere con forza l'adesione dell'Ucraina all'Unione europea". Così in una dichiarazione congiunta dei leader europei che stanno partecipando a Berlino alla cena di lavoro per parlare dei negoziati sull'Ucraina.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è atterrata all'aeroporto di Berlino, accolta dall'ambasciatore d'Italia a Berlino Fabrizio Bucci, per partecipare al vertice sull'Ucraina. La premier si recherà quindi alla Cancelleria Federale dove verrà accolta dal Cancelliere tedesco Friedrich Merz per la cena di lavoro dei leader
"È chiaro che non tutte le questioni sono facili. Alcune sono molto difficili, come quella........