Roma, 1 luglio 2024 – La massima ’mens sana in corpore sano’ trova una perfetta conferma anche ai massimi livelli dello sport. Riccardo Ceccarelli, medico sportivo e performance trainer, ha contribuito col suo lavoro a creare un nuovo paradigma: dagli esordi coi piloti di Formula Uno alla fine degli anni ’80, quando la preparazione era solo fisica e per certi versi approssimativa, è arrivato a perfezionare una scienza dell’allenamento mentale. Ne hanno beneficiato, tra i tanti, big come Mikaela Shiffrin, Jorge Martin, e Fernando Alonso. E Jannik Sinner. "Un campione in tutto e per tutto – dice il performance trainer – focalizzato solo su stesso, senza scuse, votato solo al miglioramento. Sicuramente pronto per l’esame di Wimbledon".
Ceccarelli spiega come si è evoluto il suo lavoro. "Il mio percorso professionale rispecchia la mia volontà di giungere a dati scientifici, oggettivi, numerici, per aspetti che prima ne erano privi – dice –. Ivan Capelli e Mauricio Gugelmin mi chiedevano come potersi allenare, nel 1989, da piloti di Formula Uno. Mi è scattata l’idea di dare risposte oggettive, ma non c’erano ancora. Ero l’unico medico del paddock. Utilizzai il cardiofrequenzimetro, registrai una frequenza cardiaca media di 184 battiti al minuto in un Gp di un’ora e tre quarti a Suzuka. Era chiaro che la preparazione fisica dovesse essere centrale per un pilota. Ma allora, come poi anche........