Dietro il patto mafie-curve: “Denaro non tracciato e controllo del territorio. Gli interessi convergono”
Roma, 1 ottobre 2024 – Ma quando la ’ndrangheta – e in più generale le mafie – ha iniziato a prendere il controllo delle curve degli stadi? Cinque anni fa Anna Sergi, criminologa e ricercatrice all’Università dell’Essex, aveva pubblicato un testo che accendeva i fari su quello che l’inchiesta di Milano sulle curve di Inter e Milan ha messo ora nero su bianco.
Qual è il principale interesse della ’ndrangheta nell’infiltrarsi nelle curve degli stadi?
“Non si tratta di un’infiltrazione vera e propria, ma diciamo di un incontro a metà strada che conviene a entrambi: alla ’ndrangheta da una parte e ad alcune curve”.
Partiamo allora dalla ’ndrangheta: perché punta a fare affari con gli ultrà?
“Perché le curve rappresentano un luogo prediletto per fare due cose: generare liquidità, quindi denaro contante non tracciabile tramite una serie di attività commerciali e non solo; e dall’altra parte esercitare un controllo territoriale. Le curve che hanno già di base un controllo territoriale diventano appetibili proprio in questo senso”.
E vista, invece,........© Quotidiano
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