Hasina (per tutela sua e della sua famiglia useremo solo il nome di battesimo, ndr) ha 25 anni, viene da Kabul e poco più di tre anni fa è riuscita a lasciare lo Stato tornato in mano al regime talebano.
Il desiderio di studiare, di formarsi, di ottenere un titolo e magari un lavoro nell’ambito che più appassiona. Sogni normali, all’apparenza, per una ragazza che ha poco più di 20 anni. Ma se le difficoltà nella propria realizzazione, qui in Italia, ci sembrano spesso insormontabili, provate a mettervi nei panni di una giovane che per poter continuare non solo a formarsi, ma anche a vivere appieno i propri diritti umani è dovuta salire su un aereo e fuggire dal proprio Paese.
Hasina è stata fortunata, molte altre sue coetanee e altre donne sono rimaste bloccate in Afghanistan. Grazie al progetto Culture Builds the Future per 10 giovani donne afghane coordinato da Fondazione Emmanuel e sostenuto, tra gli altri, da Fondazione CRT, è potuta venire in Italia e ricominciare – più o meno da dove aveva interrotto – la sua esistenza. “Il 15 agosto era il terzo anniversario (dal ritorno dei talebani, ndr). Già tre anni fa, il tempo vola…” ci racconta, parlando in italiano. Ma di lingue ne conosce tante, questa incredibile ragazza: oltre al dari (madrelingua) parla inglese, hindi, pashto e thai.
“Mi sento molto bene in Italia, qui studio e continuo il mio percorso universitario. Però quando ho lasciato il mio Paese avevo molta paura, perché non sapevo il futuro cosa mi avrebbe portato, ecco”. Arrivata in Italia è tutto cambiato: una coppia italiana l’ha ospitata per 3-4 mesi, “poi ho conosciuto Fondazione Emmanuel e Fondazione CRT che mi hanno sostenuto con una borsa di studio”.
Da quanto si trova a Torino?
“Da gennaio 2022. Sono arrivata qui a vivere, poi ho cominciato l'università. Adesso studio Informatica, a........